www.zapzap.it è lieto di presentare



Letture





R.M. Pirsig - “Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta” - Adelphi

... Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noioso dentro una cornice.

In moto la cornice non c'è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei più uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. E' incredibile quel cemento che sibila a dieci centimetri dal tuo piede, lo stesso su cui cammini, ed è proprio lì, così sfuocato eppure così vicino che col piede puoi toccarlo quando vuoi - un'esperienza che non si allontana mai dalla coscienza immediata.


G. Bettinelli - “In Vespa oltre l'orizzonte” -

Rusconi

Non capivo assolutamente niente di motori o di cose meccaniche; sapevo a malapena come si cambiasse una candela, non avevo la più pallida idea di dove andassero a finire il cavo della frizione e quello del freno, per non parlare poi del funzionamento di un carburatore, o di un sistema di alimentazione elettrica. E dopo appena tre mesi, stavo dando inizio a un viaggio di oltre 24.000 km, destinazione Saigon.

Da allora, in quattro anni, ho percorso più di 110.000 km in sella a una Vespa...


William Least Heat-Moon - “Strade Blu” - Einaudi

Sulle vecchie cartine stradali d'America, le strade principali erano segnate in rosso e quelle secondarie in blu. Subito prima dell'alba e subito dopo il tramonto - brevi istanti né giorno né notte - le vecchie strade restituiscono al cielo un poco del suo colore, assumendo a loro volta un'arcana tonalità blu. E' l'ora in cui le strade blu hanno un fascino intenso, e sono aperte, invitanti, enigmatiche: uno spazio dove l'uomo può perdersi.


Jack Kerouac - “Sulla strada” - Mondadori

Che cos'è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano indietro sulla pianura finchè le si vede appena come macchioline che si disperdono?... E' il mondo troppo vasto che ci sovrasta, ed è l'addio. Ma noi puntiamo avanti verso la prossima pazzesca avventura sotto i cieli.

Corremmo attraverso le opprimenti vecchie luci di Algiers, ancora sul ferry, ancora verso le inzaccherate, incrostate vecchie navi sul fiume, di nuovo sul Canale, e fuori; su un'autostrada a doppia corsia verso Baton Rouge nell'oscurità di porpora; ...


Ernesto Che Guevara - “Latinoamericana - Un diario per un viaggio in motocicletta” -

Feltrinelli

Intendiamoci Non è questo il racconto di gesta impressionanti, ma neppure quel che si direbbe semplicemente “un racconto un po' cinico”; per lo meno, non vuole esserlo. E' un segmento di due vite raccontate nel momento in cui hanno percorso insieme un determinato tratto, con la stessa identità di aspirazioni e sogni. Un uomo nell'arco di nove mesi della sua vita può pensare a molte cose, dalla più alta speculazione filosofica sino al più basso anelito per un piatto di minestra, in totale correlazione con lo stato di vacuità del suo stomaco; e se al tempo stesso ha in sé qualcosa dell'avventuriero, in questo lasso di tempo può vivere momenti che forse risulteranno interessanti ad altre persone, e il cui racconto spassionato risulterebbe qualcosa di simile a questi appunti.


S. Ramazzotti - “Vado verso il Capo - 13.000 km attraverso l'Africa” -

Feltrinelli

I poliziotti mi hanno scortato fino alla dogana e hanno aspettato che salissi sul cassone scoperto di un Berliet. Niente posti in cabina: sono riservati ai meccanici. Il camion, arrivato qui con un carico di datteri, torna a Tamanrasset semivuoto: oltre a me, a bordo ci sono due cammelli adulti e cinque persone. Tra passeggeri a due o quattro zampe, l'autista non fa distinzione. Ci tratta tutti come animali. [...]

All'alba il camion si ferma sbuffando. “Passeggeri, volete del the?” grida l'autista. Il vento si è placato, ma l'aria è fredda come ghiaccio. Due miei compagni di viaggio, rimasti per tutto il tempo rannicchiati in un angolo del cassone, chiedono se si può accendere un falò.


Dante Giacosa - “Motori Endotermici” - Hoepli

I motori termici sono macchine che hanno lo scopo di trasformare l'energia calorifica in energia meccanica direttamente utilizzabile...

I motori endotermici trasformano in energia meccanica, e cioè in lavoro utile, l'energia chimica dei combustibili


C. Braglia - “La guida sportiva della moto” - Speciale Super Wheels

Ormai le considerazioni sul perchè si vada in moto sono così pregne di luoghi comuni da concorrere con argomenti di gran lunga più popolari [...] è mia opinione che in moto si vada soprattutto perchè è bello e divertente [...]


uk.amazon.co.uk/e/cm?t=ilfantastsito-21&l=st1&search=Motorcycle&mode=books-uk&p=13&o=2&f=ifr&bg1=">

Information



ZAPZAP'SHOMEPAGE | MUSICA | IMMAGINETTE | DESERTO | PENSIERI | AMICI