Ieri
abbiamo fatto un bel giro in moto (circa 220 km di statali e
provinciali) per fare un picnic nella splendida valle del Salto.
Non ci siamo lasciati spaventare dal tempo che lasciava presagire
una giornata non molto piacevole e infatti siamo stati ripagati da
scorci di sole e soprattutto dall'assoluta assenza di acqua ...
quasi una novità nelle nostre gite!!
Per l'andata
abbiamo scelto la sempre favolosa Tiburtina fino a Carsoli per poi
deviare su una provinciale in prossimità di Pietrasecca.
Fino a qui la strada è veloce, con un buon asfalto, e
permette di mantenere una velocità di crociera elevata.
Da
qui cominciano invece una serie di tornantini strettissimi che ci
hanno portato prima oltre i 1.000 metri e poi giù verso il
lago del Salto. Il tutto in seconda e terza, con grande lavorio di
freni e qualche momento di attenzione per i numerosi detriti
presenti sulla strada. Il paesaggio è molto bello ... da
fare assolutamente per chi è della zona!!
Dopo il
fatidico picnic reso particolarmente lieto dalla presenza di una
confezione di Nutella da 750 grammi, siamo ripartiti alla volta
del lago del Turano. Scegliamo come strada una provinciale
sconosciuta (SP 29 mi pare) che attraversa la dorsale dei monti
che separano i due laghi (sulla carta era facile).
Prima
costeggiamo il ramo est del lago del Salto (abbiamo incontrato una
sola auto per tutto il tempo!!) e poi imbocchiamo questa fatidica
stradina, larga si e no 3-4 metri. Bisogna schivare la vegetazione
e nei tornantini in salita spesso si trova un piccolo ruscello che
scivola sull'asfalto... ma il paesaggio è favoloso!!
Al primo paese che incontriamo ci fermiamo a scattare qualche foto
e controlliamo l'altimetro ... 1.100 metri!!
Cribbio,
ecco perché cominciava a fare freddino!!
Appena
ripartiti incontriamo finalmente altri motociclisti simpaticissimi
(salutano tutti) ma poi riflettiamo sul fatto che erano su delle
enduro (vere) e tutti sporchi di fango. Uhmmm... qualche dubbio
sulla nostra scelta comincia a farsi strada. Si continua a salire
e il paesaggio diventa di montagna a tutti gli effetti fino a
toccare (sempre secondo il nostro altimetro) i 1.500/1.600 metri.
La
strada è piena di terra e buche, strettoie per via delle
frane e laghi di pozzanghere ... io andavo bene nonostante le
gomme stradali ma rimango sempre più colpito per come se la
cava Sergio con la Suzukina...
Arrivati
in cima troviamo un pastore su una Panda 4X4 a cui chiediamo
informazioni... e lui tranquillamente ci indica una mulattiera
dicendo che in paio di chilometri ci avrebbe portato al paese da
cui partiva la strada per il lago. Ci guardiamo in faccia ridendo
e proseguiamo per la nostra strada.
Comincia
la discesa e si fanno vive le prime raffiche di vento impetuoso
che rendono i tornanti molto elettrizzanti... Cinzia si aggrappa
alla mia vita con tutte le sue forze (bisogna che ci sia sempre il
vento per sentire il suo abbraccio?). Finalmente arrivati in
basso, sulla strada ricompare l'asfalto pulito e quel pazzo di
Sergio, forse dopo i tanti sacrifici fatti per portare la sua
stradale per stradine quasi sterrate, parte con un ritmo
abbastanza elevato.
Beh...
gli sono andato dietro, che altro potevo fare? E poi la voglia di
fare qualche bella piega era troppo forte per resistere.
Alla
fine ci siamo di nuovo trovati a Carsoli saltando il lago del
Turano, nostra meta, e quindi ci siamo rifatti la Tiburtina fino a
casa. Solo la sera controllando la cartina ho capito che abbiamo
completamente sbagliato strada e siamo finiti in un luogo
praticamente dimenticato da Dio (solo 5 moto e 1 auto per tutto il
tempo). Ma forse è stato proprio questo che ha reso la gita
particolare ed elettrizzante (insieme alla Nutella!!).
|