La Sardegna di questo periodo è bellissima in quanto è tutto in fiore e di turisti ce ne sono pochi.
Se non fosse per il
freddo intenso, avremmo potuto cercare di fare il primo bagno della
stagione ma ci siamo accontentati di passare qualche pomeriggio in
spiaggia stesi al sole a leggere un buon libro cullati dal ritmico
rumore delle onde.
Ma cominciamo con ordine.
Sabato
14.
Siamo partiti da casa sotto un nubifragio vero e proprio che
si è calmato solo mentre percorrevamo l'Aurelia per essere
sostituito da un violento vento laterale. Naturalmente in moto
eravamo soltanto noi assieme ad una coppia di tedeschi su un Transalp
... quelli non li ferma nemmeno la neve.
A Civitavecchia la prima sorpresa: la nave veloce è stata soppressa e siamo stati spostati su una tradizionale che sarebbe partita la sera tardi. La notte in cabina rotolavo nel letto pensando preoccupato alla mia piccolina nella stiva in balia delle onde.
Cominciamo bene
...
Domenica 15.
Alle 7 sbarchiamo ad Olbia sotto un
pallido sole e ci incamminiamo verso Alghero. Dopo pochi chilometri
ci rendiamo conto del ghiaccio e della brina nei campi!!! Cavolo...
fa un freddo cane e le mani soffrono tantissimo nonostante la
manopole riscaldate. Il resto dell'attrezzatura regge bene la
temperatura ma stivali e guanti dopo 40 minuti non ce la fanno più
a tenere il freddo. Dobbiamo fermarci, ma trovare un bar nel bel
mezzo della Sardegna è un impresa. Gli ultimi 50 km li
facciamo a passo di lumaca per evitare ulteriori congelamenti.
Cinzia
mi deve amare moltissimo per tenere duro in certi momenti ...
Lunedì 16. |
Martedì -
Mercoledì 17 e 18.
Partiamo presto per raggiungere l'isola
di San Pietro nella parte meridionale dell'isola. Abbiamo scelto
l'itinerario più
lento ma anche quello più
divertente.
La prima tappa è Bosa dopo 45 km di strada tortuosa a perpendicolo sul mare ... semplicemente Fantastica. Raggiungiamo quindi Oristano e poi c'inoltriamo nel Sulcis percorrendo stradine di montagna che sembravano fuori dal modo reale.
Abbiamo incontrato paesi abbandonati e miniere in disuso, che caratterizzano tutta questa zona della Sardegna. L'asfalto è sempre stato molto buono e quindi ci ha permesso di godere di ogni chilometro fatto. Il pomeriggio siamo giunti a San Antioco e quindi a Calasetta, dove avevamo prenotato l'albergo. E' una zona poco sfruttata a livello turistico e forse anche per questo molto affascinante.
Il giorno successivo
abbiamo preso il traghetto per l'isola dove abbiamo percorso quelle
poche strade disponibili per
visitare tutto quello che era
possibile vedere. L'isola è piccola ma molto bella. La zona
orientale era coperta da un tappeto ininterrotto di fiori mentre
quella occidentale è rocciosa e brulla. Carloforte, l'unico
centro abitato, è un piccolo paesino di pescatori che campa
grazie al turismo.
Da
vedere sicuramente ...
Per il ritorno abbiamo scelto una strada
simile a quella dell'andata ma con qualche variazione. In
particolare, superata
Iglesias, ci siamo fatti 70 km di tornanti
continui veramente esaltanti... ma faticosissimi!! Al termine ci
siamo fermati a prendere fiato... eravamo entrambi bagnati di
sudore!!!
Giovedì
19.
Giornata di riposo nella zona di Alghero. Spiaggia con
tentativo di bagnetto da parte mia miseramente fallito. Avevo visto
una giovane coppia entrare in acqua tranquillamente e li stavo
seguendo... cribbio... erano tedeschi e per loro era
estate!!!
Venerdì 20.
Compere di rito, giro della
splendida Alghero per scattare qualche foto, visita ai parenti. Il
pomeriggio, poco prima di
partire, ci telefonano dalla Sardinia
Ferries per comunicarci che la corsa veloce è stata
annullata ... c####!!... abbiamo passato la note in una carretta dei
mari cerando di dormire qualche ora su delle scomodissime poltrone.
Sabato mattina alle 8 eravamo a casa... il termometro segnava 9 gradi
... via ad accendere immediatamente la caldaia!!!!
La moto.
La
mia piccola si è sempre comportata egregiamente.
Anche a
pieno carico ha fatto il suo dovere... soltanto dovevo aprire
dolcemente il gas nelle prime due marce altrimenti la ruota anteriore
proprio non voleva rimanere attaccata all'asfalto (devo controllare
meglio quello che Cinzia carica nei bauli!!). La ruota posteriore è
quasi arrivata... ad elevati angoli di piega la sentivo scorrere
leggermente verso l'esterno... la prossima sarà comunque una
gomma con telaio radiale. Il consumo della benzina è sempre
stato bassissimo, oltre i 20 km al litro.
Sabato pomeriggio ho
passato 3 ore a smontarla per controllarla tutta e ripulirla con
cura. Il tutto quasi inutile in quanto ieri ci ho preso la
pioggia!!!!
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